Abbazia di Santa Maria di Corazzo - Carlopoli
I ruderi dell'Abbazia di Santa Maria di Corazzo (XI sec.) si trovano in località Castagna, tra i comuni di Carlopoli (del quale è una frazione) e Soveria Mannelli e sono, indubbiamente, un'altra di quelle “chicche” che la nostra terra di Calabria sa regalarci quando siamo animati dalla voglia di scoprirla.
Tralasciando i cenni storici, che possono essere facilmente reperiti nel web, dico subito che sono rimasto particolarmente colpito dall'imponenza e da una certa maestosità che finora non avevo mai riscontrato nei resti di costruzionsi simili.
L'accesso ai resti dell'abbazia è molto facile in quanto essi sono poco distanti dalla strada principale e, volendo, sono raggiungibili in auto fino a pochi metri dando, così, l'opportunità di godere della loro magnifica vista anche a chi è svantaggiato .
Le numerose zone d'ombra e una fontanella assicurano il giusto refrigerio anche nei giorni più caldi.
Le riprese fotografiche sono state alquanto impegnative, ancora una volta, a causa degli alti contrasti di luce che ho dovuto affrontare.
Osservando da una posizione un po' rialzata le rovine si nota la pianta delle stesse che danno bene l'idea della grandezza dell'abbazia nei tempi in cui essa era integra e abitata.
Di notevole interesse, inoltre, i resti della navata centrale che, a giudicare dalle dimensioni, doveva accogliere molti fedeli. Sullo sfondo della stessa, dove un tempo vi era l'altare principale, in una nicchia ricavata nella parete spicca la statua di una Madonnina messa lì, molto probabilmente, da qualche devoto in tempi abbastanza recenti.
Il resto, ora, proverò a raccontarlo con le foto.
Tralasciando i cenni storici, che possono essere facilmente reperiti nel web, dico subito che sono rimasto particolarmente colpito dall'imponenza e da una certa maestosità che finora non avevo mai riscontrato nei resti di costruzionsi simili.
L'accesso ai resti dell'abbazia è molto facile in quanto essi sono poco distanti dalla strada principale e, volendo, sono raggiungibili in auto fino a pochi metri dando, così, l'opportunità di godere della loro magnifica vista anche a chi è svantaggiato .
Le numerose zone d'ombra e una fontanella assicurano il giusto refrigerio anche nei giorni più caldi.
Le riprese fotografiche sono state alquanto impegnative, ancora una volta, a causa degli alti contrasti di luce che ho dovuto affrontare.
Osservando da una posizione un po' rialzata le rovine si nota la pianta delle stesse che danno bene l'idea della grandezza dell'abbazia nei tempi in cui essa era integra e abitata.
Di notevole interesse, inoltre, i resti della navata centrale che, a giudicare dalle dimensioni, doveva accogliere molti fedeli. Sullo sfondo della stessa, dove un tempo vi era l'altare principale, in una nicchia ricavata nella parete spicca la statua di una Madonnina messa lì, molto probabilmente, da qualche devoto in tempi abbastanza recenti.
Il resto, ora, proverò a raccontarlo con le foto.
© foto: Nunzio Bilotta