Sito archeologico di Castiglione di Paludi
Poche note su Castiglione di Paludi, altro importante sito archeologico della fascia jonica alta calabrese: lo stesso link che potete trovare a sinistra, in basso alla pagina e che rimanda a Wikipedia, può darvi notizie meglio di quanto possa fare io con le parole. Non posso fare a meno, tuttavia, di riportare alcune mie impressioni e considerazioni.
Poco tempo dopo avere scattato le foto di questa galleria feci vedere le stesse ad alcuni conoscenti. Uno di essi mi disse: “non riesco a capire perché non destinano questi bei campi all’agricoltura anziché lasciarli così come sono, pieni di “pietre”… Ebbene, vi dico subito che se appartenete a questa pur rispettabile scuola di pensiero non godrete nel visionare questa galleria anche se, spero, ammirerete almeno i paesaggi bucolici di inaspettata bellezza in cui il parco archeologico è immerso. Proprio tale contesto paesaggistico rappresenta, secondo me, il fattore che rende enormemente più suggestivo ed interessante questo sito di archeologia calabrese. L’atmosfera che vi si percepisce è di grande tranquillità. Il silenzio è rotto, sporadicamente, dall’eco del lontano abbaiare di qualche cane o da qualche folata di vento che scuote le cime degli ulivi.
In tale contesto, magari soffermandosi dinnanzi a quelli che vengono considerati i resti di un teatro o di fronte alle rovine delle imponenti mura di cinta, inevitabilmente la mente immagina la vita che doveva svolgersi in questo luogo.
Le foto della galleria provano a darvi un’idea di tutto ciò. Avrei voluto proporvi quasi tutte quelle che ho in archivio ma, ovviamente, ho dovuto operare una non facile selezione delle immagini più rappresentative.
Vi consiglio di gustare le immagini a schermo pieno e vi auguro buona visione.
nb: le foto sono state scattate in gennaio e febbraio 2011.
Poco tempo dopo avere scattato le foto di questa galleria feci vedere le stesse ad alcuni conoscenti. Uno di essi mi disse: “non riesco a capire perché non destinano questi bei campi all’agricoltura anziché lasciarli così come sono, pieni di “pietre”… Ebbene, vi dico subito che se appartenete a questa pur rispettabile scuola di pensiero non godrete nel visionare questa galleria anche se, spero, ammirerete almeno i paesaggi bucolici di inaspettata bellezza in cui il parco archeologico è immerso. Proprio tale contesto paesaggistico rappresenta, secondo me, il fattore che rende enormemente più suggestivo ed interessante questo sito di archeologia calabrese. L’atmosfera che vi si percepisce è di grande tranquillità. Il silenzio è rotto, sporadicamente, dall’eco del lontano abbaiare di qualche cane o da qualche folata di vento che scuote le cime degli ulivi.
In tale contesto, magari soffermandosi dinnanzi a quelli che vengono considerati i resti di un teatro o di fronte alle rovine delle imponenti mura di cinta, inevitabilmente la mente immagina la vita che doveva svolgersi in questo luogo.
Le foto della galleria provano a darvi un’idea di tutto ciò. Avrei voluto proporvi quasi tutte quelle che ho in archivio ma, ovviamente, ho dovuto operare una non facile selezione delle immagini più rappresentative.
Vi consiglio di gustare le immagini a schermo pieno e vi auguro buona visione.
nb: le foto sono state scattate in gennaio e febbraio 2011.
© foto: Nunzio Bilotta