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Il parco archeologico di Acerenthia, ovvero Akerentia o Acheronthia, l'attuale Cerenzia vecchia
Omettendo i cenni storici, che potrete abbondantemente trovare nel web, vi dico subito le straordinarie analogie che ho riscontrato con luoghi oggetto dei miei reportages: i ruderi somigliano molto a quelli di Cirella vecchia; il paesaggio in cui sono immersi ricorda molto, invece, quello del  sito archeologico di Castiglione di Paludi.
Per accedere ai ruderi bisogna affrontare una lunga scalinata oppure, se si dispone di un fuoristrada, percorrere una stradella  in pietra che affianca la gradinata stessa. Salire a piedi è, naturalmente, più faticoso ma consente di godere (e fotografare, a chi piace) in tutta calma il paesaggio sottostante che, nonostante alcuni inequivocabili segni della presenza umana, conserva ancora una certa primordialità.  Di contro, poter accedere in auto dona la possibilità ad anziani, disabili e… pigri di godere del fascino di queste rovine i cui resti più interessanti sono senz'altro quelli della basilica di S.Teodoro e dell'immancabile castello.
Una volta entrato nel parco ho avuto la netta sensazione di trovarmi in un paese fantasma più che in un sito archeologico, nonostante abbia scelto un paio di giornate soleggiate (come mia consuetudine)  per scattare le foto. Ad acuire questa mia sensazione, probabilmente, sono state le ombre dal profilo un po' spettrale, i rami degli alberi ancora spogli ed il gracchiare dei corvi.  Se avessi effettuato le riprese in primavera avanzata probabilmente non avrei goduto di questa suggestione e, forse, non avrei nemmeno potuto provare a trasmettervela come con le foto presenti in questa galleria.
Agli amanti della fotografia che intendono recarsi in questo luogo con l'attrezzatura al completo consiglio , se vogliono o devono affrontare la salita a piedi, di munirsi di uno zaino fotografico che faciliterà non poco il trasporto. Suggerisco, inoltre, di portare obiettivi che possano coprire i 24 mm effettivi  o giù di lì.
Grazie per l'attenzione e buona visione.

©  foto: Nunzio Bilotta

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Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta, se devi spiegarla vuol dire che non è venuta bene. (Ansel Adams)
Ci sono due persone in ogni foto: il fotografo e l’osservatore. (Ansel Adams)
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La cosa più difficile in fotografia è rimanere semplici. (Anne Geddes)
L’acquisto di una macchina fotografica non fa di te un fotografo. Fa di te il proprietario di una macchina fotografica. (Anonimo)
Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare. Nadar (Gaspard Félix Tournachon)
Molti ritengono che le mie immagini rientrino nella categoria delle “foto realistiche”, mentre di fatto quanto offrono di reale risiede solo nella precisione dell’immagine ottica; i loro valori sono invece decisamente “distaccati dalla realtà”. Ansel Adams
Fotografia. Un’austera e sfolgorante poesia dal vero. Ansel Adams
Le prime 10.000 fotografie sono le peggiori. Henri Cartier-Bresson
Non fai solo una fotografia con una macchina fotografica. Tu metti nella fotografia tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito, e le persone che hai amato. (Ansel Adams)
Una fotografia non è né catturata né presa con la forza. Essa si offre. È la foto che ti cattura. (Henri Cartier-Bresson)
Penso che un corso di fotografia dovrebbe essere obbligatorio in tutti i programmi scolastici perché ti fa non solo guardare il mondo, ma anche vederlo. (Anonimo)
Sono un voyeur e chi come fotografo non lo ammette è un cretino. (Helmut Newton)
E' vero che ogni fotografo è "voyerur"  ma guardare, in fotografia, è la necessaria fase antecedente al "vedere".  (Anonimo)
Scambierei volentieri tutte le immagini dipinte di Cristo con una sua foto. (George Bernard Shaw)
Una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo, è più potente di pagine e pagine scritte. (Isabel Allende)
Imparare a vedere, è il tirocinio più lungo in tutte le arti. (Edmond De Goncourt)
Fare dodici buone fotografie in un anno è un ottimo raccolto. (Ansel Adams)
La mia attrezzatura è quell’insieme di oggetti che si trovano tra l’occhio e il cuore… (Wolf)
Una foto è l’espressione di un’impressione. Se il bello non era in noi, come potremmo mai riconoscerlo? (Ernst Haas)
– Una sera un mio amico che si diletta di fotografia, invitato a cena, mostrò alcune foto che aveva portato con sé.
La padrona di casa, guardandole, esclamò: “Bellissime, deve avere una macchina fotografica eccellente!”.
Al momento di andare via, il mio amico rivolto alla padrona di casa disse: …”Ottima cena: lei deve avere pentole di buona qualità!”. (Simon Evans)
Credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere prima che vengano fotografate. (Diane Arbus)
Si riconosce facilmente il fotografo professionista in mezzo al gregge di turisti: è colui che nasconde la sua macchina. (Roland Topor)
La Terra è arte, il fotografo è solo un testimone. (Yann Arthus-Bertrand)
“Al commento - non ci sono persone in queste fotografie - in genere replico: - ci sono sempre due persone, il fotografo e l'osservatore.”  (Ansel Eastom Adams)











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